Il cambiamento climatico: un fenomeno globale e distruttivo
I cambiamenti climatici interessano ogni parte del mondo, seppur in forme e modalità diverse. Oggi siamo in grado di riconoscerne i segni più evidenti nelle sue manifestazioni più distruttive: un effetto domino iniziato decenni fa che continua a provocare fenomeni meteorologici estremi, dalle siccità alle inondazioni, fino ai danni irreversibili agli ecosistemi e all’esaurimento delle risorse naturali.

Impatto sulla salute e sulla qualità della vita
Negli anni è diventato evidente come la crisi climatica incida anche sulla salute della popolazione mondiale. Si prevede un aumento della mortalità legata alle ondate di calore, un incremento di malattie trasmesse attraverso gli alimenti (soprattutto di origine animale), la diffusione di organismi nocivi per piante e foreste, e un peggioramento della qualità dell’aria. Tutti questi fattori minacciano la qualità e la durata della vita quotidiana.
Conseguenze economiche e infrastrutturali
Il cambiamento climatico rappresenta una sfida anche per il mondo economico. Le imprese devono affrontare difficoltà legate al danneggiamento di infrastrutture e edifici. Mentre nel Nord Europa si riduce la domanda di riscaldamento, nel Sud cresce quella per il raffreddamento, con possibili picchi estivi nella domanda energetica. Inoltre, eventi meteorologici estremi mettono a rischio le infrastrutture energetiche, mentre inondazioni e siccità colpiscono duramente agricoltura e silvicoltura.
Il caffè: un esempio quotidiano degli effetti della crisi climatica
Possiamo riconoscere gli effetti del cambiamento climatico anche nella nostra quotidianità. Prendiamo una tazzina di caffè, ad esempio: com’è possibile ricondurla alla crisi ambientale? Il caffè è una delle materie prime più commercializzate a livello globale. Come evidenzia lo studio della FAO, Global coffee market and recent price developments, la filiera del caffè dà sostentamento a 25 milioni di famiglie in tutto il mondo. Il peggioramento delle condizioni climatiche nei principali paesi produttori (tra cui il Brasile e il Vietnam, che rappresentano quasi il 50% della produzione globale) influisce negativamente sulla produzione a lungo termine, determinando un aumento dei costi di spedizione e dei prezzi del caffè per i consumatori. Le fluttuazioni dei prezzi internazionali sono una caratteristica comune nei mercati delle materie prime agricole e quella del caffè non fa eccezione.
La FAO si fa sostenitrice di una maggiore trasparenza del mercato in modo che tutti abbiano accesso a informazioni affidabili e aggiornate sul prodotto. I mercati trasparenti possono permettere ai produttori di prendere delle decisioni informate e pianificare le loro attività di produzione, in modo da ridurre i rischi di shock e volatilità del mercato. Un mercato trasparente può essere il primo passo verso un mercato sostenibile che salvaguarda sia i milioni di piccoli produttori che i consumatori.