Si gettavano così le basi giuridiche per costruire il primo Trattato mondiale sull’inquinamento plastico legalmente vincolante. Un momento storico, l’accordo più importante dai tempi degli Accordi sul clima di Parigi: un provvedimento che prende in considerazione dal punto di vista legale tutte le fasi del ciclo di vita della plastica. Questa risoluzione prevedeva l’istituzione di un Comitato Intergovernativo di Negoziazione a cui veniva riservato il compito di definire una proposta di Trattato globale contro l’inquinamento plastico entro la fine del 2024. L’importanza di questo trattato sta nella sua natura di vincolo giuridico, un provvedimento che riaccendeva la speranza di assistere ad un cambiamento concreto e desiderato collettivamente dalla grande maggioranza degli esponenti politici del mondo.
Come si è evoluta la questione?
Sono nate due prospettive sulla strategia fondamentale da seguire: ridurre la plastica o potenziare la gestione del riciclo? Da un lato troviamo l’Europa e i paesi africani che spingono per una riduzione della produzione dei polimeri plastici. Dall’altro lato, paesi come Stati Uniti e Arabia Saudita affermano che la soluzione non stia nella riduzione della produzione ma nel miglioramento dei sistemi di riciclo della plastica.
Gli investimenti e gli impegni sul sistema di riciclo rimangono di fondamentale importanza, ma anche quando le nostre energie si concentrano sulla miglior gestione possibile dei rifiuti, non bisogna dimenticare la quantità di plastica che viene rilasciata nell’ambiente ogni anno. La via più efficace è senza dubbio l’economia circolare: solo chiudendo il cerchio possiamo ambire a ripensare il modo in cui noi e le aziende utilizziamo le materie plastiche.
Per questo motivo Interzero si augura e si impegna in una svolta circolare dei sistemi produttivi dei materiali plastici: immettere materiali riciclati nel mercato permette di sopperire alla necessità di aumentare la produzione di plastica. All’interno di un’economia circolare, i beni e i materiali godono di più vite ed entrano in un “loop” produttivo rispettoso in termini di utilizzo delle risorse e di immissioni di materiali plastici nell’ambiente. Conoscere la lunghezza della vita dei prodotti in plastica permette di calcolare per quanto tempo e per quante volte possono essere utilizzati. Permettere ai materiali plastici di vivere in più forme significa un’importante riduzione dei rifiuti ambientali: per questo motivo, l’implementazione dei principi dell’economia circolare su larga scala ci permetterà di ridurre i rifiuti e risparmiare risorse.