Salviamo gli animali dalla plastica
L’inquinamento ambientale coinvolge la vita di vegetali e animali di tutto il pianeta: si stima che ogni anno muoiano un milione e mezzo di animali, di cui la maggior parte sono pesci e uccelli marini. Una ricerca dell’Istituto Francese di Ricerca e Sviluppo ha sottolineato come il problema non sia solo la plastica ingerita dagli animali, ma anche quella che si avvolge, ad esempio, attorno al collo delle tartarughe, causandone la morte per soffocamento.
Interzero Italia, partner leader in soluzioni ambientali integrate in ottica di economia circolare, vuole essere parte del cambiamento: la riduzione l’impatto umano sugli ambienti marini comincia dalla raccolta terrestre dei materiali inquinanti.
Cosa prevede il corporate sustainability reporting
Come dice il nome stesso, si tratta di un documento che obbliga alcune aziende e realtà professionali a diffondere informazioni sul proprio impatto ambientale, sociale, economico… lo scopo è ridurre il greenwashing, ovvero quel fenomeno che spinge molte organizzazioni a indossare panni apparentemente ecologici e sostenibili, ma dietro ai quali non c’è di fatto sostanza.
Si tratta, ad esempio, di strategie di comunicazione e marketing che puntano ad occultare l’impatto negativo di una certa attività, quando non addirittura a inventare l’esistenza di azioni poco impattanti sull’ambiente. L’UE ha stabilito che dal 2024 gli standard secondo i quali avviene la rendicontazione della sostenibilità, dovranno essere allineati su scala internazionale. Questo dovrebbe aiutare gli investitori, le organizzazioni della società civile, i consumatori e la politica a valutare le performance non finanziarie di grandi compagnie (quelle da almeno 500 dipendenti) internazionali, e ovviamente incoraggia anche le aziende a sviluppare un approccio responsabile al business.
Questa Non-Financial Reporting Directive (NFRD) colma il vuoto lasciato dalla Direttiva 2013/34/EU, in vigore da una decina d’anni, ma vaga e insufficiente per quanto riguarda le informazioni a carattere non finanziario che fornisce. Tanto è vero, che si prevede un aumento netto del numero di aziende toccate: si passerà dalle 11.700 attuali a più di 50.000, secondo le previsioni.
In che modo? Le multinazionali con più di 500 dipendenti dovranno collezionare dati sul proprio impatto ambientale, sull’impatto sociale delle proprie attività e sul trattamento dei propri dipendenti, sul rispetto dei diritti umani, sulle proprie norme anti-corruzione e sulla dose di diversità umana del proprio organico (in base a età, genere, background professionale e di formazione. La diffusione delle informazioni è quindi prevista per l’anno seguente, in modo da dare modo a organizzazioni e enti di accertare le condizioni di lavoro e produzione nell’azienda analizzata.
Dal 2025, però, gli obblighi sopracitati coinvolgeranno anche realtà dotate della metà dei dipendenti, 250, e/o un fatturato di 40 milioni di euro. Un dettaglio importante: la direttiva riguarda anche imprese non europee che però operano sul territorio UE per un fatturato oltre i 150 milioni di euro annui.
La nota difficoltà nell’individuare, comprendere e seguire le direttive fa sì che realtà come Interzero siano mediatori necessari per le aziende che vogliano rispettare i nuovi criteri stabiliti dalla Commissione Europea. Gli stati membri dell’UE hanno a disposizione per adattarsi alle novità legislative 18 mesi dall’entrata in vigore delle stesse.
World Wildlife Day
Una giornata dedicata alla biodiversità e l’occasione per accrescere la consapevolezza sulla necessità di preservarla, perché è un fatto il rischio di estinzione di tante specie ad una velocità allarmante.
Il focus di quest’anno, le Partnerships for Wildlife Conservation – Associazioni per la Conservazione della Vita Selvatica -, tutte le associazioni che aiutano a conservare specie di animali e piante su scala globale e locale.
L’unico modo che abbiamo per frenare il costante danneggiamento delle specie viventi? La collaborazione.
In Interzero Italia “collaborazione” è una parola chiave: il nostro team lavora con vocazione e dedizione allo sviluppo di soluzioni ambientali integrate, contribuendo ad un sistema economico più circolare e sostenibile, con benefici sociali, ambientali ed economici tangibili.
Il nostro studio #resourcesSaved (bit.ly/3YduRu1) testimonia l’impegno che quotidianamente mettiamo, insieme ai nostri clienti e partner, per il risparmio e il riutilizzo di risorse.
One world. Zero Waste.